Facebook SDK

Testata mamma
Abbonati a Mamma!

Gruppi di tematiche

carosellomenu

Matite

Carosello 250 x 250

  • stampa
  • segnala via email
  • Gplus Like

    Facebook Button

Bettini querela Nazzaro: il braccio destro di Veltroni contro la mano destra di uno scrittore

Il brivido della caccia al satiro eccita anche i vertici PD

Dopo i direttori Rai pilotati dalla tessera P2 1816, ora tocca alla sinistra al caviale scatenarsi contro la satira e le pernacchie che criticano il potere. Ai capetti piddini non e' bastata la chiusura forzata di "Emme": vogliono infierire sul cadavere.
16 aprile 2009 - Ulisse Acquaviva

Vignetta di Sergio Staino


La notizia fa girare la testa: il braccio destro di Veltroni sembrava un orpello inutile buono solo per l'onanismo, e oggi scopriamo che non solo funziona, ma e' anche in grado di scrivere querele. Un braccio davvero versatile.

Il "braccio di ferro" in questione e' Goffredo Bettini, una delle ostetriche che ha fatto nascere il primo esecutivo del PD come "Coordinatore Fase Costituente" e che si e' incazzato per un testo di Sergio Nazzaro, autore satirico del compianto inserto "Emme", chiuso dai vertici PD perche' non capivano le battute e il partito non voleva pagare le lezioni private.

Nel pezzo in questione, il fantomatico "Dj Carnival", speaker camorrista della famigerata “Radio Sistema”, trasmette da un tunnel e racconta degli ultimi botti dopo Capodanno. A un certo punto telefona un certo Bettini, dal nome non meglio precisato, e nasce un rapido scambio di battute: "Pronto Dj, sono Bettini, ma è vero che ci stanno i resti del cenone?". La risposta del Dj e' perentoria: "Si e anche i resti di Roma che ti sei magnato!".

La prima osservazione e' sul metodo: caro Bettini, visto che a Roma col tuo cognome ce ne sono tanti, non pensi che questa querela riveli una certa coda di paglia? L'elenco telefonico della capitale conta 57 Bettini, e puo' essere che qualcuno di loro abbia svolto incarichi pubblici e di conseguenza mangiato grazie al denaro dei contribuenti: non pensi che se tu sei l'unico a incazzarti tra tutti i 57 Bettini di Roma il tuo gesto possa essere malignamente interpretato come un codone di paglia da Guinness dei primati?

Secondo interrogativo: finora eri un oscuro e sconosciuto funzionario di partito, e ti eri saggiamente tenuto lontano dalla ribalta delle cronache: non hai pensato che nell'era della rete una querela a un satiro avrebbe innescato una serie di reazioni a catena che avrebbero reso ancora piu' noto e pubblicizzato il testo che ti ha fatto incazzare? Quante persone fino ad oggi ignare della tua esistenza scopriranno grazie alla tua avventata querela che il nome Bettini non va associato all'atto di mangiare, pena un denuncione tra capo e collo? Io manco sapevo chi eri fino all'esplosione di questo casino...

E non credi che di fronte alla pubblicita' innescata dalla tua azione legale saranno in molti a pensare che in fin dei conti dietro quel testo c'era un fondo di verita', non fosse altro che per una banale questione di statistica? Le denunce, le querele e le cause civili, infatti, nel 99% dei casi sono lo strumento utilizzato dai potenti intrallazzoni per imbavagliare chi dice la verita' su di loro. Poi c'e' la gente onesta come te che denuncia per difendere la propria onesta' da maligni attacchi strumentali, ma renditi conto che voi onesti siete delle mosche bianche, e gli onesti che hanno abbastanza soldi per sguinzagliare avvocati sono ancora piu' rari. Normalmente la gente appena vede uno che querela e' subito portata a pensare che la ragione ce l'ha il querelato.

Insomma, non hai pensato a tutte queste cose prima di chiamare l'avvocato? Non ti sei consultato con D'Alema, che dopo aver querelato Forattini si e' ritrovato impelagato in uno dei peggiori sputtanamenti della sua carriera e col senno di poi forse oggi lascerebbe correre? Pensaci bene: il modo migliore per dimostrare che sei una persona per bene e' ritirare questa querela. Solo cosi' potrai prendere davvero le distanze dal malaffare e da quelle persone in malafede che portano in tribunale i giullari di corte per continuare a fare i loro comodi. Dai su, in fin dei conti si scherzava, no? O sta' a vedere che quelli di Emme scherzando scherzando ci avevano preso davvero?

 

Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.

Abbonati a Mamma!

Mamma! e' una rivista autoprodotta e diffusa solo su abbonamento.

I satiri, i fumettari e i giornalisti di Mamma! condividono un progetto ambiziosorealizzare la prima rivista italiana di giornalismo illustrato e satira d'inchiesta libera da Padroni, Pubblicita', Prestiti bancari e Partiti politici, le "quattro P" che inquinano e avvelenano l'informazione italiana.

Ma per raggiungere questo obiettivo non possiamo restare soli, e abbiamo bisogno del sostegno dei nostri lettori. Non vogliamo fare debiti, ne' chiedere soldi alle banche, ne' cercare finanziatori: faremo solo quello che riusciremo a permetterci, e i contenuti del nostro sito resteranno sempre e comunque gratuiti.

Per dare ali e carta alla nostra rivista c'e' bisogno di te. Se vuoi ricevere a casa un microabbonamento a tre numeri di Mamma! clicca sul pulsante qui sotto e abbonati utilizzando il servizio Paypal.

Tipo di iscrizione
Libro scelto ( solo per iscrizione "sostenitore")

Amici di Mamma!

Per essere aggiornato sulle nostre novita',
inserisci il tuo indirizzo email
e clicca su iscriviti:

Penne

Sito realizzato con il software libero PhPeace 2.6.44 di Francesco Iannuzzelli.
Salvo diversa indicazione, tutti i contenuti sono rilasciati con licenza Creative Commons by-nc-nd 3.0 Creative Commons License
Il sito Mamma.am e' il supplemento telematico della testata giornalistica Mamma! - Direttore responsabile Carlo Gubitosa
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).